Titolo: Pretty Little
Liars
Autore: Sara Shepard
Traduzione: Elisa Piccini
Numero di pagine: 699
Pubblicato: 2006 (in America)
Edizione: New Company Editori
Prezzo: 8.90 euro
Trama: Nell’esclusivo
quartiere di Rosewood, in Pennsylvania, Spencer, Aria, Emily e Hanna sembrano
trascorrere un’esistenza tranquilla, tra manicure, pettegolezzi e problemi di
cuore. Sono quattro ragazze bellissime, dall’aria ingenua e vulnerabile. Ma il
loro candore è solo una fragile apparenza, dietro cui si cela un passato di
segreti pericolosi. Segreti che qualcun altro sembra conoscere: una persona
enigmatica che si firma con la sola lettera A e minaccia di svelare tutta la
verità. Le amiche sono così trascinate in un gioco inquietante, che le
costringe a portare alla luce terribili ricordi. E chiunque si nasconda dietro
A, è di certo intenzionato a rovinare le loro vite per sempre...
Recensione: La serie televisiva Pretty Little Liars mi ha
sempre incuriosito, anche se non ho mai cominciato a seguirla. Come sono solita fare, quando vedo un caso
cinematografico di grande successo compro sempre la versione cartacea, per poi
dedicarmi alla trasposizione in film o telefilm (è accaduto con Noi siamo
infinito, Twilight, Colpa delle stelle ecc.).
Ho letto la versione del
libro che comprende i primi quattro romanzi assieme, e sono rimasta
piacevolmente colpita dall’esito del romanzo. Le tre stelline e mezzo sono la
media dei voti dei libri, singolarmente le valutazioni sono di 2,5 (il primo),
3,5 (il secondo e il terzo) e 4 (il quarto).
Cosa mi è piaciuto
-Lo stile. Pensavo che, come la maggior parte degli Young Adult,
fosse scritto con i piedi, invece mi sono dovuta ricredere. Nonostante lo stile
sia comunque molto semplice, non ci sono ripetizioni e le descrizioni sono
soddisfacenti.
-I personaggi. Ho apprezzato l’indagine psicologica di ognuna delle
quattro protagoniste. Tutte diverse, tutte particolari, anche se Hanna per
hanno ho coltivato un po’ di antipatia. Soprattutto quando non si conosce la
storia, inizialmente è un po’ difficile seguire il romanzo e ricordare i
collegamenti che ci sono fra i vari personaggi.
-L’adolescenza. Non dico che i personaggi erano prevedibili, ma
comprensibili. Ogni loro scelta è realistica e coerente, e anche se a scrivere
il libro è stata un’adulta, si riesce facilmente ad immedesimarsi in questi
adolescenti irrequieti. E le quattro
magnifiche bugiarde non smettono di comportarsi come ragazze della loro età.
-I temi trattati. Oltre alle vicende macabre, che sono la parte più
importante del romanzo, la Shepard tratta anche altre tematiche tipiche di
questo periodo, come l’alcolismo, l’omosessualità (e il razzismo in generale) e
il bullismo. Questi argomenti rimangono di contorno, ma non vengono trattati
assolutamente con superficialità, seppure in maniera leggera.
-La suspense. Il libro prende dall’inizio alla fine. Non c’è stato
un attimo in cui ho smesso di leggerlo, soprattutto durante la lettura delle
ultime pagine. Ho letto tutti e quattro i libri in circa una settimana, ma lo
avrei finito molto prima se non fosse stato per la scuola e per mia sorella (lo
abbiamo letto entrambe contemporaneamente). I misteri si infittiscono sempre di
più, e ad ogni pagina se ne apre sempre uno nuovo. L’autrice ha studiato
perfettamente gli avvenimenti passati per rifletterli con destrezza nel
presente e collegare davvero in modo geniale qualsiasi situazione.
Cosa non mi è piaciuto
-L’età. Diciamo che l’età delle protagoniste mi è sembrata
abbastanza ambigua. Quando la vicenda dei messaggi accade, si trovano in terzo
superiore, ma tutti i segreti che nascondono si riferiscono ad avvenimenti
della seconda media. Ecco, qui ho storto un po’ il naso, perché, dati gli
scherzi e le situazioni nei quali le protagoniste, da “bambine”, si sono
ritrovate, avrei preferito un’età più avanzata, le ho trovate un po’ troppo
piccole per poter pensare e agire in questa maniera.
-Lo scenario. Il romanzo è ambientato a Rosewood, un quartiere in
Pennsylvania apparentemente tranquillo e idilliaco. In questa zona tutti sono
perfetti: le ragazze hanno gambe lunghe, abiti alla moda e capelli sempre
perfetti; i maschi hanno tutti un viso affascinante e un fisico da urlo. Mi è
parso un po’ troppo irreale, come cosa. Non esiste un posto in cui tutti sono
così avvenenti... è sereno all’inverosimile.
-Love stories. Le storie d’amore mi sono sembrate un po’ alla
Beautiful. Ci sono ridicoli prendi e molla e situazioni amorose assurde.
Fidanzamenti senza né capo né coda e gelosie e tradimenti ad ogni angolo. È l’unica
cosa che proprio non ho apprezzato, anche se, fortunatamente, la parte amorosa
del romanzo non è uno degli elementi principali, e rimane a far da contorno.
-La struttura del romanzo. Ho trovato uno spreco la divisione dei
vari libri. La saga è formata da tantissimi romanzi, addirittura in America
sono arrivati a 15, eppure sono brevi e poco corposi. Penso sarebbe stato
meglio unirli a due a due, dividendoli in parti. Il primo libro, per esempio,
ha solamente 160 pagine, nella mia versione, ed è abbastanza inutile, non
succede nulla. Attaccarlo al secondo sarebbe stata una scelta intelligente.
Alla fine è stata una
bella scoperta questa saga, anche se il problema è che non hanno tradotto oltre
il quarto libro e non so come fare per recuperare gli altri!
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