“Uno scrittore non dimentica mai la prima volta che accetta qualche moneta o un elogio in cambio di una storia. Non dimentica mai la prima volta che avverte nel sangue il dolce veleno della vanità e crede che, se riuscirà a nascondere a tutti la sua mancanza di talento, il sogno della letteratura potrà dargli un tetto sulla testa, un piatto caldo alla fine della giornata e soprattutto quanto più desidera: il suo nome stampato su un miserabile pezzo di carta che vivrà sicuramente più a lungo di lui. Uno scrittore è condannato a ricordare quell’istante, perché a quel punto è già perduto e la sua anima ha ormai un prezzo.”
Incipit de:
Cominciai tempo fa questo libro, secondo della trilogia de L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafòn e posso confermare che questo è uno dei migliori incipit che io abbia mai trovato. Avevo iniziato questo romanzo, ma mi fu appunto detto che faceva parte di una trilogia e lasciai perdere. Ho scoperto, però, che questo può essere letto anche da solo, ma se si vuole comprenderlo bene, bisogna aver terminato L'ombra del vento.
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